Alcuni mesi fa ho letto un articolo molto interessante pubblicato su un noto quotidiano italiano di economia e finanza.

Il suo titolo ha subito catturato la mia attenzione “Perché i laureati faticano a trovare lavoro in Italia“. Una disamina molto interessante, seppur breve e certo non esaustiva, del divario abissale che separa le qualifiche possedute dai giovani laureati dalle reali necessità che spingono enti e imprese a cercare giovani impiegati.

Fra le varie ragioni elencate, ve ne era una in particolare connessa all’urgenza, impellente, di allineare l’offerta formativa – e i metodi, aggiungo – alle esigenze lavorative, per portare ogni discente a sviluppare quelle competenze trasversali fondamentali in ogni contesto professionale a cui si rivolgeranno.

COMPETENZE TRASVERSALI, è questa la formula magica che, da sola, basterebbe a risolvere i famosi tre quarti di problemi che affannano il nostro Paese, noi, ogni giovane che ha investito fior fior di quattrini per acquisire i tanto famigerati pezzi di carta, che lo renderanno un candidato qualificato.

Ecco, oggi vorrei parlare con te proprio di questo, della ragione per cui sono così importanti le soft skills (l’altro nome delle competenze trasversali), al punto da superare persino quelle tecniche specialistiche.

Se queste ultime, di fatto, ci forniscono la cassetta degli attrezzi da cui prelevare, di volta in volta, quelli necessari a completare il lavoro, le soft skills, invece, sono più intrinseche, più connesse, come dire, alla logica che ci conduce a scegliere gli attrezzi giusti, a utilizzarli nel modo giusto, a svolgere al meglio il lavoro.

Per spiegarla in breve, le competenze specialistiche sono oggettive, assodate, specifiche e come dire, funzionano quasi come un libretto di istruzioni.

Le competenze trasversali, invece, sono soggettive, uniche e strettamente legate al nostro essere, alla nostra personalità, a ciò che abbiamo imparato nella vita e a come la affrontiamo.

Sono quelle capacità che, se ognuno di noi riuscisse a sviluppare come si deve, non avrebbe più alcune difficoltà ad adattarsi a qualunque contesto lavorativo e, diciamo pure, a migliorarsi la vita.

Questa è la ragione per cui sono così importanti le soft skills. Né di più e né di meno.

Sì, ma quali sono, come faccio a capire se ce le ho e, soprattutto, se non le possiedo, come posso acquisirle?

Tre domande in una, in effetti. A cui rispondo ordinatamente partendo proprio dalla prima.

QUALI SONO LE SOFT SKILLS FONDAMENTALI

Principalmente quattro. O meglio quattro sono i gruppi in cui possiamo suddividerle.

COMPETENZE PERSONALI

Ti è mai capitato di sostenere un colloquio di lavoro o, se sei un imprenditore, ti hanno mai suggerito di sottoporre a un potenziale candidato domande come:

  • riesci ad elencami tre aggettivi che ti descrivono?
  • in una situazione di conflitto col tuo capo, come reagisci?
  • ancora, in quale personaggio della storia ti identifichi e perché?

Strane, no? Perché riguardano la posizione lavorativa da ricoprire?

Eh, riguardano, eccome, perché aiutano a capire in che modo noi riusciamo a descriverci, a conoscere noi stessi, i nostri punti di forza e debolezza, come sappiamo bilanciarli e impiegare le nostre qualità nella vita. Che poi sarà lo stesso modo in cui le applicheremo al mondo del lavoro.

D’altronde se non conosci te stesso è molto difficile che tu riesca a relazionarti con il prossimo.

Non saresti in difficoltà a convivere gomito a gomito con una persona che non sa neanche chi è? In fondo, il lavoro occupa più della metà della nostra vita.

COMPETENZE COMUNICATIVE

Su questo vorrei tanto aprire un blog a parte, perché ancora non ci rendiamo conto di quanto importante sia comunicare. Un aspetto che molti sottovalutano e addirittura bistrattano, ma, consentimi, senza comunicazione non possiamo neanche definirci essere umani, anzi, viventi.

Men che meno possiamo definirci civili, se non siamo in grado di comunicare correttamente con il prossimo. Qualità come l’empatia, la chiarezza espositiva, la propensione all’ascolto, la persuasione, la gestione dei conflitti potrebbero bastare da sole a renderci persone migliori e adatte a qualunque situazione.

Figurarsi se tali capacità non possano tornare utili anche nel lavoro.

COMPETENZE COGNITIVE

Una sola espressione: problem solving.

Ora, contami quante volte hai scritto nel curriculum, inserito o letto in un annuncio questa meravigliosa accoppiata PROBLEM – SOLVING. Capacità di risolvere i problemi.

Ti lascerebbero mai andare via se fossi una persona in grado di risolvere un problema?

E tu, imprenditore, rischieresti mai di perdere un collaboratore così bravo da toglierti sempre le castagne dal fuoco?

Da direttrice di squadra, decisamente no!

E tanto basta a spiegare cosa siano le competenze cognitive, a cui aggiungo: capacità di sintesi, rielaborazione, creatività. Se vogliamo, tutte fondamentali a risolvere problemi di qualunque natura.

COMPETENZE ORGANIZZATIVE

Last but not least, l’organizzazione dell’agenda. Sì, non del lavoro, che forse viene dopo, ma dell’agenda.

Durante una mia esperienza lavorativa passata, il mio boss mi rimproverò in modo piuttosto vibrante perché avevo presentato un lavoro incompleto. Sì, certo, qualcosa che farebbe rabbia a tutti, ma, il problema non fu questo. Perché in fondo la mia parte l’avevo fatta. Mancavano, come dire, alcuni pezzi che dovevano venir fuori dall’intera catena di montaggio impiegata nel progetto.

Beh, anche se la responsabilità non era direttamente mia, il “cazziatone” lo presi io perché non ero stata capace di organizzare il lavoro mio e quello degli altri.

Pessima cosa.

Tutti pensiamo che l’aspetto più importante sia fare. Vogliamo passare subito all’azione, senza pensare. Che tanto poi, strada facendo, decidiamo.

Sbagliato!

Meglio perdere 5 minuti in più, 5 giorni in più, un mese in più, spendendolo nell’organizzazione di un lavoro, che partire senza avere prima le idee chiare su dove andare e come fare.

Ora che ti ho mostrato step by step la ragione per cui sono così importanti le soft skills, convieni con me che, senza queste, possiamo avere a che fare con i migliori laureati del mondo senza cavarne un ragno dal buco.

Bene, sapere di possederle o verificarne il possesso in un candidato è molto semplice.

Basta ascoltare (ascoltarsi) e porsi (porre) le giuste domande. Che se vogliamo, sono già inserite nella seconda parte del format europeo del curriculum vitae.

Nonostante le abbiamo sotto gli occhi, praticamente ogni giorno, abbiamo la pessima abitudine di sottovalutarle. Basta metterci su due frasi in croce, quali sono i nostri hobby, perché ci piacciono, e a posto così.

Ma quando mai!

Ci sono fior fior di head hunter (quelli che trovano i talenti in giro per il mondo da sottoporre alle grandi aziende e multinazionali) che partono proprio dalla fine dei CV, quella parte in cui sono elencate proprio le soft skills. Queste ultime, se sono ben esposte, possono offrire al candidato mille punti in più rispetto a qualunque esperienza lavorativa fatta o titolo acquisito.

Perché così, è matematico, se hai le qualità giuste non puoi che essere un bravo lavoratore. Chiaro, sempre nel tuo campo.

E GIUNTI ALLA FINE, COME SI ACQUISISCONO QUESTE TANTO FAMIGERATE SOFT SKILLS?

Facendo. Facendo cose. Mettendo in pratica. Applicando concetti. Creando. Progettando. Ancora, facendo.

Ormai siamo tutti bravi a scrivere che possediamo capacità organizzative, ma dove le abbiamo imparate? Abbiamo mai organizzato un evento? Abbiamo mai organizzato, che ne so, una vacanza con il nostro gruppo di amici? Prenotato voli, hotel, itinerari, visite guidate, locali, musei, eventi, serate. Ne sono rimasti contenti? Bene, siamo bravissimi organizzatori allora e dobbiamo spiegarlo così.

Esempio banale.

Più nel dettaglio, più professionalmente, queste competenze si affinano in ogni singola mansione svolta durante ogni singola esperienza lavorativa. Perché è proprio qui che si temperano le soft skills job oriented. Non solo nella vita, ma soprattutto nel lavoro.

La ragione per cui sono così importanti le soft skills è che servono come il pane nel mondo del lavoro e che proprio in quest’ultimo si possono apprendere.

Un’ultima domanda, perché so di avertene sottoposte davvero tante: quante volte hai sottovalutato questo aspetto?

Che tu sia un giovane alla ricerca del tuo primo lavoro o un imprenditore, so già che ti sei preoccupato di focalizzare l’attenzione più sulle esperienze lavorative che su quelle personali. Ignorando il fatto che, in assenza delle prime, ciò che conta, oltre ai titoli, sono proprio le competenze trasversali.

Beh, ora ti do una buona notizia.

In questo momento storico, soprattutto qui in Puglia, ci sono svariate opportunità messe a disposizione dalle Istituzioni Pubbliche per imparare facendo. E con questo non mi sto rivolgendo solo ai laureati, ma a tutti i “cacciatori” di un posto di lavoro.

La Regione Puglia, ora, come spesso fa, mette a disposizione tua, giovane ricercatore di lavoro,e tua, imprenditore, molte occasioni per incontrarvi, conoscervi, collaborare, senza che nessuno dei due possa rimetterci.

So bene che queste opportunità, altrettanto spesso, ti sfuggano perché, ahimè, sono fuori dalle reti che spesso bazzichi, per offrire/domandare lavoro. E poi, se vogliamo, tante volte siamo anche frenati da una certa dose di diffidenza nei confronti delle Istituzioni.

Beh, noi della CDQ Formazione, ente di formazione accreditato presso la stessa Regione, abbiamo come missione principale proprio quella di porci a metà strada fra le Istituzioni Pubbliche e te. Fra i fondi di finanziamento che ti mettono a disposizione e la possibilità di poterli ottenere. Senza tralasciare tutto il supporto necessario a raggiungere l’obiettivo.

Molte di queste, fra l’altro, riguardano proprio il famoso gap di cui sopra: quello fra formazione e lavoro, mosso dal costante incentivo di motivare gli imprenditori come te a formare facendo lavorare, e i giovani in cerca di lavoro, come te, invece, a non scoraggiarsi e imparare lavorando.

Così, se volessi approfondire il discorso sulla ragione per cui le soft skills sono così importanti e scoprire quali Bandi attivi della Regione Puglia possono offrirti concrete possibilità per acquisirle o impartirle sul campo, non esitare, compila il form nella sezione contatti del nostro sito o chiamaci allo 0883 885522 e risponderemo a tutte le tue domande.

Come vedi, basta muovere piccoli passi, nel nostro piccolo contesto, per iniziare una grande rivoluzione e non dover più leggere titoli sulla crisi che assale noi giovani laureati in Italia.

Ti aspetto.

Sara Pellegrino – Direttrice CDQ Formazione